CENTRO INCONTRI DIPLOMATICI

Fe.N.Co. (Federazione Nazionale dei Diplomatici e Consoli Esteri in Italia)  Distretto Lombardia e Area Metropolitana di Milano

SPRECHI ALIMENTARI

CONFERENZA REGIONALE/REGIONAL CONFERENCE

Cremona, 3-4 marzo 2017 - Cremona, 3-4 March 2017

DOCUMENTO D'INTENTI PER FOOD WASTE

(Cremona, 3 marzo 2017)

 

I partecipanti alla conferenza internazionale sugli sprechi alimentari tenutosi a Cremona il 3-4 marzo 2017 si augurano che la Società Mondiale possa affrontare la questione dei rifiuti alimentari prendendo in considerazione i vari fattori inquinanti e il loro impatto sulla mortalità per arrivare a un rischio di gestione adeguato alla consapevolezza che solo da questo dipende la sopravvivenza di tutta l'umanità.

Si ritiene, infatti, che la sopravvivenza del genere umano sia strettamente legata all’alimentazione, alla sua gestione, alla creazione di sistemi produttivi meno costosi e più efficienti che garantiscano un livello di vita dignitoso e sufficiente per dare all’uomo lavoro e dignità affinché possa sentirsi libero nelle proprie scelte di vita.

Per molti, l’essere protagonisti della propria esistenza attraverso una produzione sana e consapevole degli alimenti è un sogno, per altri è spreco fine a se stesso.

La nuova società mondiale nata dalla globalizzazione si trova a dover affrontare problemi vecchi proposti in chiave diversa e drammatica: dall’inquinamento che va controllato a livello planetario, alla incontrollata spinta demografica.

La conoscenza del territorio e delle fonti energetiche alternative consente di aprire nuovi orizzonti verso traguardi impensabili fino a pochi anni fa: il sogno di una sana alimentazione per tutti può trasformarsi in realtà.

 

I partecipanti alla conferenza di Cremona si auspicano che :

 

  1. Venga incentivata la ricerca affinché le generazioni future possano migliorare le loro condizioni di vita nell’ottica della Pace e fratellanza fra i Popoli
  2. Vengano individuati nuovi equilibri per una migliore distribuzione dell’alimentazione evitando gli sprechi del cibo e dell’acqua
  • I settori competenti riescano a contenere le fonti inquinanti e la contaminazione dei terreni e delle acque
  1. Venga monitorata l’incidenza dei fattori contaminanti sulla mortalità delle popolazioni

 

Si auspica, inoltre, che lo studio dei punti sopraesposti, soprattutto i punti III e IV, sia indispensabile per consegnare alle generazioni future un pianeta più equo e sostenibile.

Si auspica, infine, lo stimolo di processi d’integrazione allo scopo di promuovere la cultura della individuazione, protezione e sfruttamento pacifico delle risorse naturali atte a migliorare la ricerca e la prevenzione dei fattori degenerativi che incidono negativamente sulla collettività mondiale.

 

 

The participants in the international conference on food waste held in Cremona on 3-4 March 2017 hope that the World Society can address the issue of food waste taking into account the various pollutant factors and their impact on mortality. The goal is to accomplish risk management policies compliant with the awareness that the survival of all humanity depends on it.

It is believed that the survival of mankind is closely linked to food, its management and the creation of cheaper and more efficient productive systems able to ensure decent standards of living and guarantee work and dignity to every person in a way that everybody could be free to make his/her own choices.

For many, it is a dream to be the protagonists of their own existence through a healthy and conscious food production. For others it is a waste end in itself.

The new world society stemming from the phenomenon of globalization has to face old problems posed in different and dramatic ways: from pollution which should be controlled on a planetary level, to an uncontrolled demographic growth.

The knowledge of the land and of alternative energy sources will open new paths towards goals, which were unreachable just a few years ago: the dream of a healthy diet for all can become a reality.

 

The participants to the Cremona conference hope that:

  1. Research is encouraged so that future generations can improve their living conditions in order to guarantee Peace and Brotherhood among Peoples;
  2. New equilibria are to be identified to improve food distribution so as to avoid  food and water waste;
  3. The relevant sectors must be able to limit the sources of pollution and soil and water contamination;
  4. The incidence of contaminative factors on mortality of population is to be monitored.

 

It also hoped that the study of the above issues, especially at point III and IV, is essential to deliver a more fair and sustainable planet to future generations.

It is hoped, finally, that the stimulation of the integration processes is boosted in order to promote the culture of identification, protection and peaceful exploitation of natural resources, in order to improve the research and prevention of degenerative factors that adversely affect the global community.

 

 

SE VUOI SAPERNE DI PIU' LEGGI

QUI SOTTO

I SESSIONE/ I SESSION

 

INTERVENTI PERSONALITA’ INVITATE

 

  1. FE.N.C.O. – Console GIANVICO CAMISASCA (Vice Presidente)
  2. AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo) – RICCARDO MATTEI (Senior Expert Environment and Land Use Italian Agency for Development Cooperation, AICS)
  3. ROTARY DISTRETTO 2050 - rotary CLUB CREMONA (ANGELO PARI Governatore – SARAH TRIBOLDI – Responsabile Azione Internazionale)
  4. Università bicocca (CRISTINA MESSA - Rettore)
  5. UNIVERSITA’ CATTOLICA del Sacro Cuore (Pc) – LORENZO MORELLI (Preside Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali)

 

Europa / Europe

 

  1. BIELORUSSIA – OlgA DOLGOPOLOVA (Console Generale della Repubblica di Bielorussia a Milano)
  2. CECHIA – GIORGIO ALETTI (Console Onorario della Repubblica Ceca a Milano)
  3. FRANCIA - OLIVIER BROCHET (Console Generale di Francia a Milano)
  4. ITALIA - DAVIDE BRADANINI (Secondo Segretario presso Rappresentanza Permanente ONU – Roma)
  5. Portogallo – DARIA PESCE (Console Onorario del Portogallo a Milano)
  6. ROMANIA – ADRIAN GEORGESCU (Console Generale di Romania a Milano)
  7. SLOVACCHIA – MARIETA OKENKOVA (Rappresentante Rep. Slovacca presso FAO e WFP in Italia)
  8. SLOVENIA - GiANVICO CAMISASCA (H. Console Generale di Slovenia in Lombardia)
  9. UNGHERIA – Zoltán KÁLMÁN (Rappresentante Permanente dell'Ungheria presso le Agenzie dell'ONU per l'alimentazione e l’agricoltura a Roma)

 

Asia Minore / Asia Minor           

 

  1. TURCHIA - HALE OZSARAC   (Section Director of Foreign Affairs in Turkish Grain Board) -  Ender GOKOGLAN (Trade Department, Office)

 

MEDIO ORIENTE / MIDDLE EAST

 

  1. GIORDANIA - KHALED MOHAMMED AL WEHSHEH, (Console Onorario del Regno Hascemita di Giordania a Milano)
  2. LIBANO - WALID HAIDAR (Console Generale del Libano a Milano)
  3. IRAN - E.Majid Dehghan Shoar (Ambasciatore e Rappresentante Permanente della Repubblica  Islamica  dell’Iran presso la Fao)
  4. OMAN - GIUSEPPE DE PASCALE PEPE (Console Onorario Sultanato dell’Oman a Milano)
  5. PALESTINA - MAI S. H. ALKAILA (Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario di Palestina in Italia)

 

 AFRICA

 

  1. MAROCCO – M.me FATIMA BAROUDI (Console Generale del Regno del Marocco a Milano)
  2. CAMERUN – M.me ESTHER EDWIGE NKOLO LEKOUA (Console Onorario della Repubblica del Camerun a Milano)
  3. ETIOPIA - NICOLA SPADAFORA (Console Onorario della Repubblica Federale Democratica di Etiopia a Milano)
  4. SENEGAL – M.me ROKHAYA BA TOURE (Console Generale della Repubblica del Senegal a Milano)


II SESSIONE/ II SESSION

  

AMERICA LATINA e CARIBE / LATIN AMERICA and CARIBE

 

  1. Bolivia - EVA CHUQUIMIA MAMANI (Console Generale dello Stato Plurinazionale della Bolivia a Milano)
  2. BRASILE - PAULO CORDEIRO DE ANDRADE PINTO (Console Generale della Repubblica Federativa del Brasile a Milano)
  3. COLOMBIA - GLORIA CECILIA GOMEZ CORTÉS, (Console della Repubblica di Colombia a Milano)
  4. ECUADOR - MARIA GABRIELA VERA BASURTO (Console Generale dell’Ecuador a Milano)
  5. EL SALVADOR – KARLA GIORGINA MARTÌNEZ HERRERA (Console Generale della Repubblica di El Salvador a Milano)
  6. MESSICO -  Marisela Morales Ibañez (Console del Messico a Milano)
  7. NICARAGUA – LORENZO ALDERISIO (Console Generale Onorario della Repubblica di Nicaragua a Milano)

 

III SESSIONE/III SESSION

 

NORD AMERICA / NORTH AMERICA   


  1. STATI UNITI d’AMERICA – MARCO SIOLI (Università di Milano)

 

ASIA

 

  1. BANGLADESH - GIORGIA GRANATA (Console Onorario della Repubblica Popolare del Bangladesh a Firenze)
  2. CHINA
  3. VIETNAM – SANDRA SCAGLIOTTI (Console Onorario della Repubblica Socialista del Vietnam a Torino)
  4. REPUBBLICA DELL'UNIONE DEL MYANMAR – ANDREA GANELLI (Console Generale Onorario in Liguria, Lombardia, Piemonte)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Every living creature, since birth, needs a constant food intake in order to grow and exist.

It is a fundamental element and it shapes life and its progress.

 As far as humans are concerned, food is not only a necessity in terms of mere survival, but it also represents a moral and social issue.

Since time began food gave rise to natural selection of individuals, discovery of stuff's edibility, social aggregation and contrast, choice and defense of the territory.

Even religions have been influenced by food need in an never ending prayer for a supernatural benevolence in finding it.

 

Our  long evolution path has affected and still affects methodologies in finding and creating food.

Initially, nature satisfied humans' needs with its spontaneous resources.

Agriculture and farming allowed a more regulated supplies by favouring exchanges and commerce.

Finally, technology revelutioned the system thanks to chemistry and the development of molecular methods.

 

The impressive demographic growth and the extension of life time, together with rapidity in spread of connections and international information , put modern world in a new and more complex global reality. It is like living in a video-game in which as soon as a problem is solved, a new unexpected obstacle shows up: industrial development increases wellness but creates pollution and waste, energetic sources fuel conflicts, chemical substances, even if useful, create toxic and polluting products.

 

Philosophy of food has also changes in a radical way over the centuries shifting from a mere means of subsitence to an economic or luxury element.

Consequences brought to unsustainable situations and, if not dealt with as soon as possible, they are going to lead us to dramatic and unpredictable scenarios.

 

It is as if a large number of guests seated at the same table, some of them eating in a sproportionate and embarrassing way and others only crumbs and leftovers.

Everything is aggravated by the fact that we live in a deeply affected environment, strongly polluted.

Ignoring catastrophic perspectives, as it is done because of ignorance or egoistic interest, is now unsustainable and crazy.

We need to dedicate each and every effort towards correct information and a rethinking in our living habits, as it has been done during last years.

 

Interventions of the FAO, the UN and the Milan Charter together with several other initiatives are bringing on the forefront this reality we need to face.

 

A third of global food production is lost or wasted, while a third of global population does not have access to sufficient food.

 

It follows a devastating repercussion not only at social and economic level, but also at environmental level, influencing natural resources consumption.

To give you a partial and simplified idea 30% of global agricultural soil is producing food that will not be used or that will be wasted, causing a severe waste of water and emissions up to 3,5 tons of greenhouse gas.

 

Food wastes can be divided in:

  • Food losses

Losses happening during cultivation or farming, harvesting and treatment of raw materials.

  • Food waste

Wastes caused by industrial processing, distribution and productive surplus.

  • Domestic wastes

Wastes of bought food that is not consumed because exceeding needs or because expiring.

 

The type of food waste and the consequent polluting consequences is completely different in each country and continent and it is influenced by different technological, climatic and market situations.

 

In Asia waste is linked to cereals and especially to rice, in Latin America to meat and in Europe to fruits and vegetables.

 

The importance of congresses, like the one in Cremona, has a double necessary objective of raising awareness in the public opinion and of connecting operators and experts about efforts Nations make autonomously at international level in the management of resources.

As generally recognised, we need to take a step up in dealing with this issue: a result that can be achieved only through a common and shared effort.

We need to realise that globali-sation requires facing reality by changing living habits. 

The path is still long to follow and full of obstacles because it requires a change in habits and the overcome of egoism.

As the Consul of Slovenia in Lombardy and Vice President of Federazione Nazionale Consoli esteri in Italia I would like to address my personal wish that we rediscover all together a common social vision.

This goal, alone, already represents an enlivening moral food for all people of goodwill!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FE.N.CO

 

Gianvico Camisasca

(Console Generale di Slovenia in Lombardia e Vice Presidente Fe.N.Co.)


Ogni essere vivente, già dalla nascita, per crescere ed esistere necessita di un costante apporto alimentare.

È  un elemento fondamentale e condizionante della vita e del suo sviluppo.

Soprattutto nell'uomo il cibo è non solo necessità di sopravvivenza, ma anche condizionamento morale e sociale. Fin dalla notte dei tempi ha originato una naturale selezione dell’individuo, la scoperta della commestibilità delle cose, l'aggregazione e la contrapposizione sociale, la scelta e la difesa del territorio. Anche le religioni sono state influenzate dal fabbisogno di cibo in una incessante preghiera per una benevolenza sovrannaturale nel reperirlo.


Il lungo cammino evolutivo poi ha inciso ed incide profondamente sulle modalità di trovare e creare sostanze alimentari. Inizialmente la natura sopperiva con  le esistenti  spontanee disponibilità. L’agricoltura e l’allevamento hanno poi permesso un più regolato approvvigionamento favorendo inoltre scambi e commerci. Infine la tecnologia  ha rivoluzionato il tutto con l'apporto della chimica e dello sviluppo molecolare.


L’impressionante crescita demografica e l’allungamento del periodo di vita, uniti alla rapidità dei collegamenti e delle informazioni internazionali hanno inserito il mondo moderno in una nuova e complicata realtà globale. È come vivere in un video-gioco in cui appena si risolve un problema si affaccia un nuovo imprevisto ostacolo: lo sviluppo industriale aumenta il benessere ma crea inquinamento e sprechi, le fonti energetiche alimentano conflitti, le sostanze chimiche anche se utili creano prodotti tossici ed inquinanti.


La filosofia del cibo è poi cambiata radicalmente nei secoli passando, per molti, da puro oggetto di sostentamento a elemento economico o di fabbisogno in massima parte voluttuario. Le conseguenze ci stanno portando a situazioni insostenibili e, se non affrontate al più presto, a sbocchi imprevedibili e drammatici. È come fare sedere allo stesso tavolo una moltitudine di ospiti servendone alcuni in modo spropositato e imbarazzante mentre altri con briciole e avanzi. Il tutto aggravato da un ambiente profondamente alterato da ogni tipo di inquinamento.
Ignorarne le prospettive catastrofiche, come spesso viene fatto per ignoranza o egoistico immediato interesse  è però ormai  impossibile e folle. Bisogna pertanto, come lentamente sta verificandosi negli ultimi tempi, dedicare ogni sforzo a una corretta informazione e a un programmato ripensamento delle abitudini di vita. Gli interventi della FAO, dell’ONU, della Carta di Milano e molteplici altre iniziative stanno portando finalmente in primo piano questa realtà da affrontare. Un terzo della produzione alimentare mondiale viene distrutto o sprecato, mentre un terzo della popolazione mondiale non ha una alimentazione sufficiente. Ne deriva poi una ripercussione devastante non solo a livello sociale ed economico, ma anche ambientale, influendo sul consumo delle risorse naturali. Per dare una idea parziale e esemplificativa il 30% della superficie agricola mondiale è impegnata a produrre alimenti che non verranno utilizzati o saranno sperperati, con ulteriori gravi sprechi di acqua ed emissione di ben 3,5 miliardi di tonnellate di gas serra. 

Gli sprechi alimentari, per riassumere, possono essere suddivisi in:

  • Food losses 

Sono le  perdite che avvengono durante la coltivazione o l’allevamento, la raccolta e il trattamento della materia prima.

  • Food waste 

Sono  gli sprechi dovuti alla trasformazione industriale, alla distribuzione e ai surplus produttivi.

  • Sprechi domestici

Sono gli sprechi degli alimenti acquistati ma non consumati perché eccedenti il fabbisogno o nel frattempo scaduti.

 

Naturalmente  il tipo di spreco alimentare e il conseguente indotto inquinante è completamente diverso nei vari continenti e nei singoli Stati ed è influenzato dalle diverse situazioni tecnologiche, climatiche  e di mercato. In Asia lo spreco è soprattutto legato ai cereali e in particolare al riso, in America Latina alla carne, in Europa a frutta e verdura.


L’importanza di convegni, come quello attuale di Cremona, ha il duplice necessario intento di sensibilizzare sempre di più l’opinione pubblica e di relazionare operatori e addetti in merito agli sforzi che svolgono le singole Nazioni autonomamente e a livello internazionale nella gestione delle risorse.
Serve, come generalmente riconosciuto, un salto di qualità nell’affrontare il problema: risultato che si può ottenere esclusivamente con un comune e condiviso impegno. È una presa di coscienza che con la globalizzazione in atto richiede di rivedere il modo di affrontare le realtà, modificando abitudini e modalità di vita. Il percorso è lungo e non privo di ostacoli perché richiede di modificare abitudini e superare egoismi.


L’augurio personale come Console di Slovenia in Lombardia e come Vice Presidente della Federazione Nazionale dei Consoli esteri in Italia è che tutti insieme si riesca a riscoprire una comune visione sociale.

Già questo obiettivo, da solo, sarà un vivificante cibo morale per tutti gli uomini di buona volontà!

 

 

 










































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